Osteopatia e corsa

L'intensità con la quale uno sportivo entra in contatto con il suolo è un'onda d'urto che attraverserà tutti i tessuti ossei, muscolari e connettivi e si ripercuoterà a livello del piede, della caviglia, della tibia e del perone, del ginocchio, dell'anca, del bacino, della colonna lombare, dorsale e cervicale e della base del cranio. Tutto ciò potrà provocare dei disturbi e delle lesioni a diversi livelli.

In relazione a questa analisi, il compito dell'osteopata sarà:

Preventivo, prima dell’inizio della stagione agonistica e non, e tra una gara e l'altra, affinché le sue capacità siano ottimizzate prima della partenza.

Terapeutico, cercando di intuire qualsiasi disarmonia suscettibile di provocare uno squilibrio nella funzionalità dello sportivo. L'osteopata potrà ugualmente trattare, con tecniche specifiche, le conseguenze sugli organi (fegato, reni, intestino etc..) delle vibrazioni a volte nocive rappresentate dall’ impatto al suolo durante la corsa.

Il controllo della corretta ed ottimale funzionalità organica può essere sicuramente una marcia in più per ogni atleta che percorre distanze e sottopone il proprio corpo a stress traumatici continui e protratti nel tempo.